Il laser a diodo è costituito da un corpo macchina + un manipolo a forma di pistola che, viene fatto scorrere sulla pelle, producendo un raggio di luce rossa pura con lunghezza d’onda di 808 NM (l’unica lunghezza d’onda che serve per depilare).
Questa lunghezza d’onda è selettiva, usa lo stelo del pelo che fa da conduttore e arriva direttamente al bulbo, cauterizzando i vasi che portano ad esso nutrimento, nella fase di crescita dello stesso denominata Anagen, la fase cioè dove viene determinato il colore del pelo (Fototermolisi selettiva). A differenza della luce pulsata non legge la pelle ed è per questo che può essere fatto in tutte le stagioni e con tutti i colori di pelle. L’epilazione può essere fatta in tutte le zone del corpo, ad esclusione di quelle con la presenza di tatuaggi
La luce emessa si trasforma in calore che riesce a sciogliere il bulbo pilifero, inibendo la capacità dei peli di ricrescere in futuro, in modo che vengano progressivamente eliminati.
Ovviamente per fare sì che il processo sia realmente efficace occorre seguire alcuni accorgimenti:
• non utilizzare durante tutto il percorso cerette, pinzette, creme depilatorie che rimuoverebbero il bulbo pilifero, sul quale il laser agisce.
• non applicare creme abbronzanti e profumi, la pelle deve essere pulita
• non assumere farmaci fotosensibilizzanti
• non avere presenza nel corpo di dispositivi elettronici
• non essere diabetici
• non avere dermatosi fotosensibili
• non avere la pelle scottata dal sole
• non avere peli su peli bianchi e rossi (che assenti di melanina non catturano la lucie)
Quanto tempo occorre per rimuovere i peli con il laser al diodo?
Il numero di sedute necessarie per il trattamento non è fisso: possono dipendere da diversi fattori legati alle caratteristiche del pelo (spessore, colore ecc.), dalle fasi di ricrescita, dall’età, dalla presenza di patologie ormonali.
L’epilazione di zone circoscritte come l’inguine e le ascelle richiede in genere trenta minuti. Se occorre rimuovere la peli da zone circoscritte come il mento e le basette può servire circa un quarto d’ora. Per trattare le gambe invece può servire anche un’ora, siccome l’area interessata è molto più vasta.
In genere servono 10/14 sedute, circa ogni tre settimane, per produrre effetti concreti, per poi allungare i tempi nella fase centrale del trattamento e ridurli di nuovo nella fase finale ad intervalli di circa quindici giorni, per eseguire il lavoro di rifinitura, quando i peli cominciano ad essere pochi e sfibrati.
Perché conviene servirsi dell’epilazione laser al diodo?
L’epilazione laser al diodo è la tecnica migliore presente sul mercato per rimuovere i peli superflui in maniera permanente.
Il laser è molto efficace e riesce, a colpire le cellule germinali. Rispetto alla luce pulsata, si tratta di una procedura adatta a ogni tipo di fototipo senza rischio di bruciatura, macchie o irritazioni. Non è un processo che si può attuare nelle zone vicino alle mucose, aree con abrasioni o tatuaggi e sopracciglia.
L’epilazione laser è un processo molto vantaggioso poiché:
• è indolore (in relazione a una soglia di sopportazione media, che ognuno può avere più alta o bassa)
• rallenta la ricrescita dei peli già dalle prime sedute
• non legge la pelle, ma solo il bulbo del pelo
Il processo non produce generalmente dolore, al limite coloro che sono più sensibili possono avvertire un piccolo pizzicore in prossimità di inguine o ascelle, che sono parecchio sensibili.
In questi casi comunque è possibile applicare una crema lenitiva al termine della seduta acquistabile in farmacia.
Il trattamento può essere eseguito anche su pelli molto chiari, che non ne usciranno lesionate, in quanto la luce non colpisce le zone circostanti, ma soltanto la matrice pilifera per via del processo di fototermolisi selettiva.
Quali possono essere effetti collaterali e le limitazioni con l’epilazione laser al diodo?
L’epilazione non è un processo che funziona sui peli bianchi siccome questi non presentano melatonina. Inoltre, è sconsigliato esporsi al sole per 3 gg prima e 3 gg dopo la seduta perché si è foto sensibilizzati e quindi esiste il rischio di macchie cutanee
Tra i – rari – effetti collaterali – si annoverano arrossamento della pelle (che svanisce nel giro di 15 minuti), piccolo formicolio, leggero bruciore.